Recensione di “Da cosa nasce cosa” di Valeria Corciolani, Amazon Publishing, 2019

Quarto episodio della serie che ha per protagonisti la colf Alma Boero e l’ispettore di polizia Jules Rosset, valdostano trapiantato a Chiavari.

Questa storia si snoda attorno ad un incidente mortale in cui perdono la vita tre uomini che stavano trasportando un carico di cannabis lungo la Val Graveglia, nell’entroterra di Chiavari.

L’ispettore Rosset deve scoprire chi erano i tre, da dove avevano preso la cannabis e dove la stavano trasportando; inoltre vorrebbe sapere di chi sono le impronte ritrovate intorno all’auto distrutta.

A risolvere parte di questi interrogativi e a riannodare il fili della vicenda sarà aiutato, come sempre, da Alma Boero, donna con una intelligenza, sensibilità e spirito di osservazione sicuramente fuori dal comune, madre single di quattro figli, colf per necessità.

Parallelamente alla vicenda del carico di droga, viene raccontata la storia di Jill, alias Gilberto, ragazzo trentunenne un po’ sfigato, di professione autore di articoli su musica tecno, che vive con la zia Iris e che alla fine di un rave party riceve in regalo una piantina di cannabis.

In questo romanzo Valeria Corciolani si conferma una maestra nell’arte di dare vita a personaggi veri (dire “realistici” sarebbe riduttivo), facendo letteralmente entrare il lettore nelle loro teste, a contatto diretto con i loro pensieri, i loro ragionamenti, i loro sogni, le paure, i sentimenti, i dubbi, le perplessità. Questo vale non solo per i protagonisti della serie, Alma e Jules, i loro figli, la “mitica” suocera Alfonsina, ma anche per i personaggi legati a questo episodio: non so come, ma dopo poche righe ti affezioni  a loro, ti sembra di conoscerli, alla fine del libro ti spiace salutarli.

Sarà merito anche dello stile, sempre brioso, ironico, spiritoso, brillante anche quando vengono raccontate tragedie; del linguaggio mai piatto né banale, non lo so: i personaggi della Corciolani sono sempre caratterizzati a tutto tondo, in ogni sfumatura del loro animo, in ogni particolare della loro personalità.

La stessa capacità evocativa dell’autrice emerge anche nella descrizione dei luoghi: Chiavari, il mare, i boschi della Val Graveglia; sembra di esserci, ti scorrono le immagini davanti anche se questi posti non li hai mai visti.

Unica nota negativa: la trama. Infatti, pur partendo da uno spunto originale (la coltivazione e l’uso della cannabis a scopo terapeutico) e pur dando spazio ad episodi divertenti, la storia raccontata è un po’ debole, fiacca, non proprio avvincente, sicuramente non all’altezza dei personaggi e della loro evoluzione.

Dopo i primi tre episodi, che erano dei gialli veri propri, questo libro segue un percorso un po’ diverso, lasciando comunque nel lettore la voglia di ritrovare Alma & Co.

Trama: 6/10

Stile narrativo: 8/10

Linguaggio: 8/10

Originalità: 7/10

Personaggi: 10/10

Dialoghi: 8/10

Ritmo narrativo: 7/10

Descrizioni: 8/10

Atmosfera: 7/10

Capacità di tenere il lettore incollato alla pagina: 7/10

Recensione di “Da cosa nasce cosa” di Valeria Corciolani, Amazon Publishing, 2019ultima modifica: 2020-03-19T19:34:00+01:00da serenabag1976
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